About
Chi siamo
L’azienda agricola Ad Maiora Food di Craca Antonio, attenta alle dinamiche ambientali, ha deciso sin dalla sua nascita di migliorare il paesaggio e l’ambiente in cui è radicata, mettendo a dimora nuovi impianti di fruttiferi. Nel 2018 ha piantato 500 alberi di mandorle della varietà “Filippo Cea”. Nel 2019 e nel 2022 ha infoltito 6 ettari di uliveto, mettendo a dimora circa 600 nuove piante d’ulivo. Nel 2025 ha pianificato di impiantare 1 ettaro di ciliegeto della varietà “Ferrovia” e 1 nuovo ettaro di uliveto, con circa 250 alberi. L’attenzione e la cura per il paesaggio e per quanto ci è stato affidato sono la missione della nostra azienda. Il rispetto per coloro che, prima di noi, hanno avuto la lungimiranza di lasciarci in eredità questo straordinario patrimonio di alberi secolari, e il dovere di lasciare un paesaggio e un patrimonio vegetativo arricchito da nuove piante attraverso un miglioramento continuo, sono al centro della missione aziendale dell’amministratore Antonio Craca.
Antonio, laureato in giurisprudenza con un master in giurista d’impresa e certificazione dei sistemi di gestione della filiera agroalimentare, ha deciso nel marzo del 2014 di dedicarsi all’agricoltura e attualmente conduce l’azienda agricola, composta da 20 ettari coltivati quasi interamente a uliveto, con 3 ettari di mandorlo e uva da vino, con sapiente dedizione. L’azienda agricola è gestita adottando un sistema di gestione integrato sostenibile. La sostenibilità, spesso percepita come un concetto astratto, ha una definizione chiara che ci aiuta a valutare l’impatto ambientale delle nostre azioni: “Lo sviluppo sostenibile è la capacità della nostra specie di riuscire a vivere in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti e i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive”. Inoltre, per sviluppo sostenibile si intende “lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni